Nutrizione in caso di tumore
Nutrizione clinica

Nutrizione in caso di tumore

Casi di trascurata nutrizione in caso di tumore si riscontrano troppo spesso nei pazienti in cura per un tumore in radio o chemioterapia.

 

E’ una vera e propria “malattia nella malattia” che compromette gravemente l’esito delle terapie e la qualità di vita dei pazienti, comportando fragilità.

 

E’ dunque fondamentale riconoscere in tempi rapidi la malnutrizione intesa come depauperamento delle riserve energetiche, proteiche e di altri nutrienti fondamentali per il buon funzionamento dell’organismo.

 

Consideriamo che, attualmente, in Italia vivono circa 3,5 milioni di persone portatrici di una diagnosi di cancro. E’ sbagliato pensare che la malnutrizione consegua ineluttabilmente alla malattia oncologica o alle terapia (radio o chemioterapia) che vengono utilizzate per combatterla.

 

Tutt’altro: molte associazioni medico-scientifiche e dei pazienti si sono rese conto che si può intervenire anche sul versante nutrizionale. La malattia, in primo luogo, può comportare una rilevante perdita di peso, compresa la massa magra: le componenti del corpo subiscono gli effetti delle alterazioni metaboliche determinate dalla crescita del tumore ma anche delle terapie antitumorali che aprono la strada a problemi gastrointestinali, astenia, riduzione dell’appetito con nausea e vomito. Non è un destino cui dobbiamo rassegnarci.

 

I mutamenti metabolici possono portare a una situazione di fragilità, anoressia e perdita di peso. Oppure, nei casi più gravi, di cachessia caratterizzata da una preoccupante perdita di massa magra e di grasso. Purtroppo, la perdita di peso abbatte anche l’efficacia dei trattamenti farmacologici ma anche chirurgici. Dunque, prestare attenzione al peso corporeo e alla nutrizione, in tutto il percorso oncologico fino alle terapie palliative, è ormai ritenuto di centrale importanza per la lotta ai tumori. 

 

Per questo motivo si ricorre al counseling nutrizionale. Se la quantità di nutrienti assunti normalmente con la dieta è insufficiente si pone un’integrazione mirata con supplementi orali mirati soprattutto sul mantenimento del muscolo, della massa magra e grassa. Gli aminoacidi essenziali e ramificati in questo contesto, giocano un ruolo importante e ad ampio raggio. Non solo per proteggere il muscolo dal decadimento ma anche per ridurre il rischio di infezioni conseguenti alle terapie antitumorali, sostenendo l’efficienza del sistema immunitario che può risultare compromesso dalle terapie. Anche la carnitina, tra i nutraceutici, può aiutare a sostenere la massa magra e favorire l’appetito. Nei casi più gravi di malnutrizione, se le strategie nutrizionali non sono sufficienti, può rendersi necessario il ricorso alla nutrizione enterale o parenterale. 

 

Aminotrofic è costituito da aminoacidi essenziali qualitativamente e quantitativamente ben definiti che, migliorando la nutrizione, permettono di conservare l’autonomia fisica, con riduzione del rischio di fragilità, specie nel soggetto anziano.

Una corretta nutrizione rappresenta l’unico modo per limitare e correggere le alterazioni metaboliche correlate a qualunque malattia media e chirurgica. Punto cruciale di una adeguata nutrizione è la tolleranza all’esercizio fisico, indispensabile per conservare o migliorare l’autonomia motoria, l’autosufficienza e la qualità della vita: una nutrizione con funzione riabilitativa.